ENDODONZIA

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La causa principale che convince il paziente ad accedere ad uno studio dentistico è senza dubbio la comparsa del dolore.
La guancia è gonfia…. il dolore è diventato insopportabile…. anche il solo passaggio della lingua sul dente fa male…. bisogna andare dal dentista.
In queste situazione probabilmente l’invasione batterica presente in una carie trascurata dal paziente si è fatta strada e ha raggiunto le parti molli del dente. Il nervo contenuto all’interno delle radici del dente si è infiammato ed è per questo che compare il dolore. Capita frequentemente che, dopo una fase acuta, il dolore diminuisca da solo. Questo fatto induce il paziente a pensare che il problema sia in fase di esaurimento.
In realta’ invece la diminuizione o addirittura la scomparsa del dolore non è affatto un buon segno. Perché indica spesso che il nervo è morto e che l’osso di conseguenza rischia di essere infettato dai batteriche daranno così origine alla formazione di un granuloma.
Proprio in questa ottica, prima che si formino granulomi o cisti e che masticare diventi impossibile, è necessario effettuare una cura canalare, detta endodonzia o devitalizzazione. L’intervento richiede la massima attenzione perché è molto importante eliminare completamente tutto il tessuto nervoso del dente.
Ci si serve quindi dei più moderni strumenti di endodonzia elettronica per effettuare la misurazione millimetrica dei canali e talvolta si può anche ricorrere all’uso del laser come coadiuvante per la sterilizzazione dei suddetti canali. Dopo la cura è normale avvertire un leggero indolenzimento spontaneo oppure al contatto con il dente antagonista durante la masticazione (periodontite).
Questa normalmente si esaurisce in alcuni giorni spontaneamente, ma talvolta richiede una terapia antibiotica o antiinfiammatoria di supporto. Una volta eseguita la cura canalare, si ricostruirà l’elemento trattato possibilmente utilizzando anche dei perni in fibra e si procederà quindi alla sua protesizzazione con una corona in ceramica.